Encefalomielite Mialgica

Questo sito è dedicato all’Encefalomielite Mialgica (o sindrome da stanchezza cronica) e, più in generale, a tutti gli argomenti legata alla stanchezza mentale e fisica

 

Alcuni articoli utili sulla stanchezza

Stanchezza e sonnolenza diurna – Scopri le cause!

La stanchezza e la sonnolenza diurna sono condizioni abbastanza frequenti. Le ragioni sono molteplici, alcune banali legate allo stile di vita, altre patologiche. Leggi tutto.

 

Vitamine per stanchezza

In questo articolo parliamo delle vitamine per la stanchezza mentale e fisica. Leggi tutto.

 

Sindrome da affaticamento cronico

Non esiste un esame o test diagnostico in grado di stabilire la presenza di una sindrome da stanchezza cronica. Come viene diagnosticata e le possibili terapie. Leggi tutto.

Qualche informazione sulla CFS

Nonostante l’affaticamento sia uno sei sintomi più frequenti riportati dai pazienti ai propri medici di base, qualcuno di essi, non molto frequentemente, si presenta all’ambulatorio medico con una serie di sintomi, in qualche modo aspecifici, ma che egli di solito riferisce con spavento e non poca preoccupazione, che ricordano quelli di un’influenza che non guarisce mai.

Febbricola persistente, mal di gola, mal di testa differente da quello di cui magari già soffriva, a volte artromialgie, malessere generale che va e viene o persiste in modo cronico, ma soprattutto una fatica violenta, a livello fisico e mentale, che non si spiega con eventi eccezionali o cambiamenti importanti nella routine del paziente, e che si accompagna spesso a  disturbi neurologici,  del sonno, e che impedisce di svolgere le più semplici attività quotidiane sconvolgendo la vita di chi, più o meno improvvisamente, viene ad affrontare questa nuova situazione. L’esordio può essere acuto o graduale, e spesso viene riferito in seguito ad eventi stressanti, sia a livello fisico che mentale, oppure ad eventi infettivi, quali una forte influenza, o un’infezione delle vie respiratorie superiori o gastrointestinale, o ancora una toxoplasmosi, o mononucleosi, una vaccinazione anti-epatite B, o anche una trasfusione di sangue.

In questi casi, occorre prima di tutto escludere tutta una serie di patologie rilevanti che potrebbero generare quadri in qualche modo simili a questo, con accertamenti ematochimici e se necessario psichiatrici, come mostrato nella seguente tabella:

Tabella 1:
Criteri clinici di esclusione per la CFS

Malattie oncologiche Malattie autoimmuni/reumatologiche
Infezioni: locali, occulte o sistemiche, subacute, croniche da batteri, funghi, parassiti, virus (incluso HIV ed epatiti croniche)
Patologie psichiatriche: depressione bipolare, schizofrenia, demenza, anoressia o bulimia nervosa
Patologie infiammatorie croniche (es. granulomatosi di Wegener, sarcoiodosi)
Malattie neuromuscolari (estenia gravis, sclerosi multipla)
Patologie endocrine ipotiroidismo, m. di Addison, m. di Cushing, IDDM
Tossicodipendenza (alcool, droghe, psicofarmaci)

Nonostante siano stati sperimentati vari tentativi terapeutici, in questi anni, in vari paesi, non esiste ancora una terapia codificata per la CFS, né sono stati approvati farmaci specifici dalle agenzie per il controllo dei medicinali, sia perché si tratta di un grave disordine di tipo multifattoriale, sia perché i meccanismi patogenetici sono in larghissima parte ancora misteriosi.


A meno che ci si imbatta in una concomitante depressione, l’uso diffuso degli antidepressivi (talvolta la stanchezza e altri sintomi portano a confondere questa forma con una manifestazione depressiva) non porta ad altro che a frustrazione da parte del medico e del paziente, in quanto non solo non sono efficaci ma talvolta peggiorano il quadro.


Come per altre malattie croniche, la terapia cognitivo-comportamentale e la fisioterapia possono essere di sostegno, sia nell’affrontare i cambiamenti di vita che la malattia impone, che producono certamente un grave impatto psicologico, sia le conseguenze della stessa a livello motorio-muscolare.